MONASTEROLO - Il paese ricorda
sempre con riconoscenza i
sacerdoti che hanno dedicato
tempo, energie e impegno
alla comunità parrocchiale
o in altre chiese. Sarebbe
impossibile elencarli tutti:
ci limitiamo alla memoria di don
Pierino Chiavazza, don Mauro
Cagna, don Elio Arcostanzo, don
Giuseppe Audisio e don Giovanni
Musso. Quest’ultimo diceva sempre
di pregare per le nuove vocazioni
e sotto la sua direzione
spirituale sono entrati in seminario
don Marco Arnolfo e don Tonino
Marchisio che oggi rappresentano
il paese con la loro missione religiosa
a favore di diverse comunità.
Abbiamo avuto il piacere di
incontrare don Tonino Marchisio,
da poco nominato parroco a Moretta,
Faule e Polonghera, in sostituzione
di don Gianluigi Marzo
che è rientrato nella “sua” Puglia.
Sappiamo che è stato ordinato
sacerdote nel 1993; ci vuole
parlare della sua esperienza
da quel giorno in poi?
«In realtà la mia esperienza
ha avuto inizio l’anno prima della
mia ordinazione sacerdotale perché,
quando ero ancora diacono,
sono stato richiesto da don Pierino
Chiavazza, parroco di Villafranca,
che aveva perso la voce e l’ho
sostituito per quel periodo. Dopo
l’ordinazione sono stato tre anni
a Cumiana e altri tre a Villafranca
come vice-curato».
L'intervista sul Corriere di questa settimana
Attualità Religione Domenica 28 Gennaio 2024 7:00 Monasterolo